martedì 27 marzo 2012

E' sempre un blog questo?

Non ci speravo più nemmeno io. Davvero.
Invece, eccomi di nuovo a raccontare qualcosa della mia vita downunder. Ne son succese di cose dall'ultima volta in cui ho tentato di schiacciare due tasti sul laptop e aggiornare la situazione.
In un rapido elenco in successione:
Ho ricevuto la prima e credo unica visita europea, da parte del mitico Ciemp, venuto in Australia, causa lavoro e che ha approfittato della mia presenza a Sydney, per trattenersi 3 giorni o meglio 3 notti.
Ho terminato i miei 3 mesi di scuola, a mio avviso ottima per creare e coltivare nuove amicizie, un po' meno per la didattica. Io non ho speso niente -grazie ai molti voti dei miei amici in Italia !!- ma allo stesso tempo, non mi sentirei di consigliarla per un periodo così lungo. E' un gran bel business a mio avviso, soprattutto per i molti ragazzi che si presentano qua con uno Student Visa, i quali son costretti a studiare e mantenere una percentuale di presenza superiore all'80 %, altrimenti ne va della loro permanenza in Oz. Con la conseguenza di rimanere bloccati in città, senza poter viaggiare, dover lavorare per pagarsi un ingente affitto ed in generale l'expensive citylife di Sydney -e intendo qualsiasi tipo di lavoro, perlopiù umile e non qualificato- rimanendo poi con poco tempo a sufficienza per lo studio stesso, come quasi passasse in secondo piano.
Ho visto uomini dormire sul tetto/letto di una jeep, quando sono andato al Surf Camp, assaggiando per la prima volta la vita nel bush oltre ad aver imparato qualcosina sulla tavola  -almeno alzarmi, stare in piedi per 5 metri, schiantarsi in acqua come un facocero, tutto questo su un onda pidocchiosa- ed aver conosciuto altre belle persone con cui sono rimasto in contatto in città.
Ho trovato un nuovo lavoro. Da una ventina di giorni, ma non continuamente, aiuto una famiglia di libanesi (again) pazza e irrispettosa, a spostare piante e fiori, da fuori a dentro il proprio negozio. Quando capiranno che gli alberi di Natale, ancora esposti in mezzo alla strada, non li comprerà mai nessuno, ci sarà da festeggiare.
Ho scoperto che esitono parchimetri che accettano pagamenti con la carta di credito e che il giovedì ad ora di pranzo, numerose pattuglie di polizia incolonnano decine di macchine su una corsia per eseguire l'alcool test al guidatore di turno. Non capivo come mai. Me l'ha spiegato un signore australiano, il padre di Gabi, una mia coinquilina. Fanno questi posti di blocco perchè il giovedì è il salary day (giorno di paga) e la gente si precipita a spendere i suoi soldi in alcool. Non tutti ovviamente, ma può succedere che qualcuno alzi il gomito anche prima di mettersi alla guida, e considerando il limite infimo -0,05%- che esiste qua, stare fuori è un attimo. Ecco, forse un altro business.
Ho iniziato a stringere qualche amicizia un po' più forte. Quelle amicizie, che se sai che il periodo in cui le vivi è limitato e a volte sarebbe meglio non avere, perché si tratta di quelle amicizie che sai già che mancheranno quando tutto sarà finito o quando ognuno deciderà di prendere strade diverse e sarà solo un bel ricordo. Di certo un bel ricordo è la vita all'interno delle case condivise. Soprattutto se la condivisione è multiculturale e se trovi persone con cui vivere insieme è quasi un piacere. 
Ma soprattutto, ho scoperto come è difficile tenere aggiornato un blog.

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