lunedì 8 ottobre 2012

Il titolo non ha importanza

Ayers Rock. Uluru Kata-Tjuta National Park. Sono vicino alla grande e mistica massa rossa, ma non ho ancora osservato albe o tramonti su di essa. Ad esser sincero forse lo farò domani.
Dico forse perchè ancora non sappiamo come sistemare la situazione cane. Cane? Cosa c'entra un cane con Ayers Rock e con me? Vi spiego.
Sono di nuovo salito in macchina di perfetti sconosciuti. Dave, Australiano di vicino Wollongong e Paul, Neozelandese mezzo Figi di Auckland ed un cane. Ecco spiegato.
Mi fermerò con tutta probabilità ad Adelaide, dove pubblicherò il post, ma non posso certo mancare di far capire chi sono questi due tipi. E il cane. Senza soffermarmi troppo su quel che ho fatto e visto finora.
Anche perchè diciamolo, per vedere cosa vedo o non vedo, basta viaggiare su google maps e digitare qualche luogo che vi nomino e il giochino è fatto. Parrebbe di una noiosità mortale spiegare dai tasti di un netbook, a mo' di diario, ho fatto questo ho fatto quello. Bla bla bla.
Partiamo con Paul, il kiwi. Alto, snello, capelli lunghi ed ampiamente tatuato. Esperto conoscitore di musica, è venuto in Australia per farsi due mesi di volontariato in un villaggio aborigeno, mosso dalla passione di conoscere di più quello che è stata l'Australia.
Testa calda, caldissima, racconti del suo passato tra risse, party, droghe ed incontri di box. Personaggio interessante tuttavia, un bachelor degree in Botanica ed un lavoro prima in Auckland, poi in Melbourne come chef, dimostrano comunque che è un tipo sveglio e spigliato. E si vede.
Segni particolari: scuoiatore di canguri. Sulla Tanami Road, che collega Halls Creek ad Alice Spings, ne abbiamo arrotato uno. Succede. La mossa successiva è stata quella di scendere e prenderne la carne, scuoiandolo direttamente con un normalissimo coltello da cucina. Operazione compiuta. Chi non lo farebbe in Italia con un leprotto in periodo di caccia? Lui giura che è stato il primo.
Dave, l'Australiano. Un pazzo alla guida del suo Toyota Land Cruiser. Grezzo come un animale e superficiale all'ennesima potenza. Nonostante questo, tanto di cappello per aver creato da solo un suo business, nella vendita e riparazione di trattori e macchine movimento terra. Amichevole ma parecchio vuoto, è in pausa dal suo lavoro dopo un capriccio che gli è costato lo stato di arresto, susseguito a quello di "good behaviour" in cui è adesso, per aver rubato circa 2 miloni di dollari in materiale, ad una compagnia che non aveva pagato ed era intenzionata a non pagargli un lavoro di 500 $ da lui compiuto.
Un altra testa calda. Ma estremamente alla mano, tante volte mi ha offerto da mangiare e da bere, senza chieder niente in cambio.
Segni particolari: nonostante abbia già visto l'Italia e visitato Firenze, ci tornerebbe di volata ma per vedere Treviglio, dove guarda un po', producono macchine per movimento terra. E chi lo sapeva? Sempre a patto che sia vero, eh.
I due scalmanati, sono persone che si scambiano posizione al volante, invertendosi semplicemente, mentre la macchina continua ad andare a velocità superiori di 100 km/h, sono quelli che han visto una vettura ai bordi della strada, da poco abbandonata e non hanno pensato due volte a prenderne la batteria, visto che una di ricambio fa sempre comodo.
Sono probabilmente persone che se ne avessi letto il curriculum prima di affrontare un viaggio, avrei detto "ma forse è meglio aspettare due giorni qua e vedere che succede", ma proprio perchè siamo in viaggio le cose sono diverse. Come ho già detto altre volte la fiducia tra viaggiatori è una cosa difficile da spiegare ma funziona. Anche senza conoscersi.
Loro vanno un po' troppo di fretta per i miei gusti, per quello non raggiungerò Melbourne con loro, diciamo che han più voglia di guidare che visitare (si son fatti precedentemente Melbourne-Cairns in 3 giorni!). Ma al di là di questo non potrò mai scordarmi il Lunedì scorso, passato per Alice Springs, facendo autostop, per arrivare nei locali poichè troppo distanti per arrivarci a piedi. E tutto il continuo della serata.
Non mi scorderò nemmeno, cosa fanno gli aborigeni ad Alice Springs per poter comprare alcool nei bottle shop. La totalità dei bottle shop è drive-through, ovvero ci passi con la macchina, ordini, ti viene consegnato quel che vuoi, paghi ed esci. Un po' come al Mc Donalds, che ci guidi dentro. Stesso modo. Molti aborigeni che abitano in città sono senza macchina e ricevono un regolare salario dal governo, (una sorta di "scusa ti ho rubato il tuo territorio per farci ciò che voglio, ma tieniti un po' di tue terre, e un po' di miei dollari per settimana basta che rimani nel tuo spazio") non avendo quindi il bisogno di lavorare per vivere. Risultato: si sfondano di alcool. A cui è permesso l'acquisto in quantità ridotte e solo dalle 14.00.
Li vedi quindi alla porta d'entrata del bottle shop, aspettando un taxi che puntale arriva caricandone con lui cinque o sei a volta, solo per farli passare da dentro lo shop ed uscire. Un viaggio lungo 10 metri circa. Divertente, se non pensi a tutti i problemi che ci sono dietro il sipario. E che riporta ad una dura realtà, il razzismo diffuso dei bianchi australiani. Non di tutta l'erba un fascio, ovviamente. Ma questo è un altro par di maniche. Devo ancora parlare del cane.
Red è una pasta di cane, non l'ho mai sentito abbaiare eppure con me è stato subito squisito. Dopo un giorno mi stava addirittura ad ascoltare quando lo richiamavo. In inglese. Non da nessunissimo problema, anzi a volte sembra quasi che non ci sia.
Ma il parco nazionale, non lo accetta al suo interno. Altra regola stupida dei tanti NO australiani. Quindi Dave dovrà trovare il modo di tenere Red da qualche altra parte ma non ai piedi di Ayers Rock.

Aggiornerò con un P.S. da Adelaide come abbiam risolto.

P.S. Ce l'abbiamo fatta. Un po' di corsa, nei loro standard, ma abbiam visto Ayers Rock. Lasciando temporaneamente Red nel caravan park dove avevamo alloggiato la notte precedente.
Scendendo verso dove sono adesso si trovano luoghi dove il tempo sembra essersi fermato a 40 anni fa. Dalle insegne dei negozi, al font delle riviste al design interno ed esterno di qualsiasi ristorante o motel. Pazzesco. Cittadine come Coober Pedy, dove le persone vivono perlo più in case scavate sotto il terreno roccioso e lunare, per difendersi dal caldo torrido diurno e dal freddo pungente notturno, sono squallide e affascinanti allos stesso tempo, anche se io non vorrei mai e poi mai vivere così distante da tutto.
Con i mei compagni di viaggio, ormai diretti in direzione Melbourne, ho passato gli ultimi giorni confermandomi le stesse impressioni, cenando in anguste roadhouse, sperse nel nulla ma stranamente popolate da persone, che tracannavano birra cantando e s'abbuffavano gratuitamente di insalata, gentilmente offerta nel retro cucina del pub. Situazione più che strana. Così come quella di dormire in macchina arrivati ad Adelaide, poco fuori dalla città. Con un freddo che non pativo da lunghi mesi a questa parte.
Paul e Dave, li ricorderò a lungo, ma non mi mancheranno, anche perchè con loro ho speso più soldi del dovuto, anche solo per riempire di gasolio la loro vettura dai costi di locomozione paragonabili ad un yacht. Anche se forse li rivedrò presto in Melbourne.

Adelaide, South Australia. La chiusura del cerchio con Sydney si fa sempre più vicina.