mercoledì 18 gennaio 2012

Omaggio ai piedi. Ed ai Bottle Shop.

Se alle ore 5.15 di Lunedì mattina 16 Gennaio, la tua sveglia suona per farti smettere di dormire, perchè tu, proprio tu, l'avevi attivata per ritrovarti insieme ad altri amici a vedere "il derby della madonnina", per i meno addetti ai lavori, Milan-Inter, in programma in Italia alle 20.45 della Domenica precedente, vuol dire che c'è qualcosa che non torna. In me.
Considerando che di entrambe le squadre, non mi interessa un fico secco, e che se fossi stato a casa, non avrei nemmeno avuto la forza di accendere il computer per vederle in streaming, tolgo sonno al mio corpo, accetto l'invito e mi incammino verso la destinazione. Un pezzo di bus e una bella camminata, dividono me e lo Sport Star, un pub inserito all'interno dello scintillante casinò, unico ed anche per questo un po' snob, nel New South Wales.
Non starò certo a raccontare la partita, anche se ha vinto l'Inter, per la gioia del compagno Vitto.
Da quando sono arrivato nell'altro emisfero, sto prendendo gusto a camminare. Ogni posto è buono, lungo la costa, per arrivare a casa, in spiaggia, la sera dopo cena. Ma la mattina, all'alba è tutta un'altra storia. Sydney, da grande metropoli è sveglia 24 ore su 24. Ma ci sono dei momenti che pisola, è sveglia ma non è vigile.
L'alba e quella mezz'ora successiva è un momento d'oro per godersela. Peccato che sia un po' troppo presto per i miei ritmi. Lungo il Pyrmont Bridge, l'unico ponte elettrico girevole del globo (?), in mezzo alla baia del Darling Harbour, scorgo uomini che si allenano in canoa, scivolando lenti, senza far rumore ed altri che iniziano il nuovo giorno muovendosi sulle ruote di uno skateboard.
Camminare, ti permette di addentrarti, interagire e forse capire maggiormente tutto ciò che ti circonda. Anche perché in effetti solo camminando potrei aver incontrato persone di un certo calibro, ne cito solo una che vale per tutte: Christine, signora di Brisbane che è stata per una mezz'ora a spiegarmi che il Centennial Park è contaminato dal Roundup della Monsanto e che dopo avermi fatto veder paginate di roba scaricata da internet, si è sciolta in una marea di complimenti, solo perchè il suo primo amore è stato italiano. O forse più probabilmente perché son stato l'unico che l'ha considerata.
Camminando ti rendi conto anche della presenza di singolari negozi, particolari cafè con sezione libri annessa, creando quest'aria giusta da finto intellettuale, ma quelo che mi ha colpito di più è la presenza, massiccia, di bottle shop.
Cos'è un Bottle Shop o Liquor Store ? Semplicemente, un negozio dove è possibile vendere ed acquistare qualsiasi bevanda alcolica. Nei supermercati è infatti impossibile trovarle. Potrai passare attraverso 3 o 4 file continue di biscotti, caramelle gommose e cioccolatini, ma non vedrai mai, nemmeno per sbaglio una birra. Nemmeno una tipo di quelle che pubblicizzava Fisichella per la guida sicura. Povero Fisichella. 
Penso che l'alcool, in Australia, sia una piaga sociale e che la politica dei costi alti e della vendita separata al dettaglio, non migliori la situazione. I miei occhi hanno visto più di una volta spendere sopra i 200 $ da perfetti sconosciuti. Ad ogni modo, qualsiasi volta, sia per festeggiare un compleanno, sia per una cena, sia per un barbecue insomma per un qualsiasi evento in compagnia, questo è il posto dove andare. E' una sorta di passaggio forzato. Si entra, si compra e si va via. Camminando nuovamente. 
Perché, Sydney è favolosa, ma i miei piedi li voglio portare a giro per larga parte del continente, e mi sto già abituando ad utilizzarli più spesso che posso.

3 commenti:

  1. Premesso che la partita io la racconterei...ma due righe x il mio amico chef Djokovic?!Secondo me se le merita almeno quanto la signora di Brisbane!!
    Condivido tutto in pieno comunque..let's walk then!

    Vitto

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  2. D'accordissima! Camminando ti puoi avvicinare alla realtà più intima di un luogo, ascoltare le chiacchiere, vedere i gesti...
    E allora, buen camino, come si direbbe sul Cammino di Santiago!

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  3. Vitto,la racconteresti si la partita, te l'ha risolta "il Principone" !!
    Personaggi come il tuo amico, meritano più di qualche riga, anzi forse non basta un post. Hai ragione, ho toppato miseramente!

    Ciao Michela e grazie per la replica!

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