lunedì 20 agosto 2012

Full immersion


Ad Airlie Beach, quando piove puoi fare ben poco.
Certo, puoi sempre ubriacarti senza nessuna ragione, come mandrie di inglesi fanno, ma essendo qua da solo e volendoci stare giusto il tempo per il boat tour sulle Whitsunday Island, lascio perdere.
Provo invece a togliere le ceneri dal blog e ravvivarlo, con le memorie di un blogger quasi perso.
Gli ultimi tre mesi sono stati un full immersion di così tante cose che devo fare un elenco per descriverle e non perdermi:

- full immersion di zucchine
- full immersion di persone
- full immersion di idee 

Full immersion di zucchine:
" Give me your vegetables! ". Si, perchè l'unico frutto dell'amor è la zucchina.
Ne ho pieni gli occhi e non solo dopo 72 giorni di lavoro in Lewis Farm. Questa locata a Claire è stata il mio nuovo datore di lavoro da Maggio fino a Sabato scorso.
La mia mansione è stata quella di bucketboy, tradotto letteralmente in italiano, di ragazzo secchio. Fin dal primo giorno mi han dato in possesso un Land Rover Defender annata 79' con il quale mi muovevo tra i campi distibuendo secchi vuoti e riprendendo quelli pieni da i pickers, coloro che raccolgono i frutti dalla pianta. Una volta riempito il pick up, portavo il tutto allo shed, lo stabilimento, dove scaricavo i secchi pieni in una vasca di lavaggio per poi ritornare sul campo e fare la stessa zuppa per tutta la giornata lavorativa.
Nel complesso, il tutto è facilitato dalla grande famiglia, noi ragazzi dell'ostello. Compagnia, battute e consapevolezza di farsi il mazzo tutti insieme, alleggeriscono ogni giornata, ed alla fine il ricordo è piacevole e quasi malinconico.

Full immersion di persone:
Si. Questo è un deciso full immersion.
Persone di tutto il mondo che si ritrovano a condividere un pezzo della loro vita in un ostello dentro ad una cittadina isolata nel nulla del nord-est australiano.
La condivisione merita un paragrafo a parte.
Per come la vedo, per come l'ho presa ed interpretata, la condivisione è una molla per la felicità. Condividi e sarai felice, senza problemi e senza preoccupazioni.
Ritorniamo al mio full immersion.
Ottanta/cento gli abitanti di questo micro cosmo in legno. L'effetto che si crea è quello di una maxi famiglia.
I legami dopo questi tre mesi si sono fatti forti, a volte fin troppo forti per decidere di partire nuovamente all'avventura da solo, riniziando da zero. Ma questo è quello che ho voluto e voglio e che magari mi porterà a incrociare destini ancora più intriganti o divertenti.
Potrei scrivere paginate su molte delle persone incontrate, ma non lo farò. La popolazione è mista e non sempre uguale, l'ostello è sempre e comunque un posto di passaggio.
Inglesi, tedeschi e asiatici la fanno da padrona, ma non si fanno certo mancare francesi, qualche italiano e scandinavi. In realtà questo non ha importanza perchè alla fine non conta niente da dove vieni e di cosa sei fatto. I tuoi problemi, le tue preoccupazioni e le tue paure sono quelle degli altri e non ci sono migliori o peggiori. Personalmente ho avuto alcuni problemi ad entrare in contatto con persone asiatiche, ma ciò non significa che non abbia notato la loro gentilezza mista timidezza. Persone stra buone.
In situazioni come queste penso davvero che chi tenta di dividerci e mostrarci diversi, nel mondo reale, perde solo il suo tempo.
Alcune delle faccie conosciute le porterò dentro tutta la vita, pur sapendo che molte di loro sarò destinato a incontrarle di nuovo, magari fuori da un contesto strano come quello in cui le ho conosciute. Un' esperienza come questa te la porterai dentro, per sempre. Persone come Lele, Jan, Lauren, Nicolas, Leanne per voi son solo nomi per me è vita viva. Sangue che ribolle. Ne ho detti cinque, forse i più importanti ma non posso scordarmi di molti altri come Susann, Steffen, Robin, Matteo, Lara, Claudio, Camilla, Chris, Gaelle, Pierre, Chesney, Kayleigh, John, Sam e scusate se mi scordo qualcuno, ma sto scrivendo a ruota libera quel che mi passa in testa, senza correzioni, senza analisi. Persone speciali, persone che hanno fatto di questa mia esperienza una cosa speciale.
Da parte mia, anche se già l'avevo notato nella mia vita precedente, quella italiana, si sta rafforzando l'idea e la consapevolezza in me stesso di come generalmente riesco a farmi voler bene da tutti, per quello che sono. Non importa da dove vengono, che lingua parlino. Non potete capire come questo mi renda orgoglioso di me stesso. Scusate il momento di superbia. :)
Questo mi fa capire che non avrei problemi a vivere in qualsiasi parte della terra, pur avendone vista una briciola per adesso.

Full immersion di idee:
Lodate siano le idee e le persone che le hanno in testa. Non so se esista una correlazione tra essere open mind ed avere idee, ma io ce la trovo. Sicuramente, viaggiare e fare esperienze di questo tipo ti rendono forse troppo open mind.
Io mi sa che inizio a preferirmi così, pur sapendo di esser visto come un alieno in una società fondata sul modello standard/occidentale. Non me ne voglia nessuno dei miei amici in Italia, e per amici intendo quelli veri, quelli che capiranno quello che voglio dire, quelli a cui tengo e non devo nominarli perchè lo sanno, ma non mi sono mai sentito così libero di agire come voglio, pur sapendo che questa rischia di essere solo una parentesi della mia vita.
Farsi idee ascoltando racconti e spunti altrui è un gran bel modo per far lavorare quel tuo lato del cervello. Le mie hanno iniziato a viaggiare a velocità doppia, provando a trovare percorsi alternativi dopo una morte ignobile, quella del nostro Mitsubishi Pajero. Adesso riposa in Alva Beach deceduto dopo essere affogato dentro l'alta marea oceanica. Io proprietario non colpevole ho ricevuto indietro la mia parte, a livello economico intendo, da Nicolas il quale non se l'è sentita di proseguire la sua avventura in Australia, costellata da troppe delusioni ed è volato di nuovo in Francia. A casa.
Non descriverò l'accaduto, è solo successo. E' solo per spiegare i motivi per cui adesso viaggio da solo e senza mezzi.
Nel turbinio di idee che ho in testa proverò a realizzare il mio nuovo tour australe passando da Cairns, Darwin, Alice Springs, Adelaide, Melbourne (magari la Great Ocean Road in bicicletta) e di nuovo Sydney. Magari trovando passaggi in macchina, camper o van, considerando che è più semplice di qello che si possa pensare.
Il ritorno in Italia è previsto per metà Novembre ma ci sono molte altre cose che ho programmato e che voglio rendere realtà. Certo il tempo è sempre troppo poco per quello che vuoi fare e la lista fin troppo piena. Senza considerare qualsiasi tipo di variante/intoppo/nuovi incontri/nuove idee, che posson venire fuori. Però per me questa è vita, che ci posso fare?

In attesa di altre full immersion mentali, domani è programmata una vera e propria immersione nelle celesti acque della barriera corallina. Le Whitsunday mi aspettano insieme all'Atlantic Clippers, un vassello con 50 persone a bordo con cui spendere le mie prossime giornate nell emisfero del sud.
Arrivederci a non so quando, le difficoltà di tenere un blog aggiornato, sono per me abissali, ma mai dire mai! 

2 commenti:

  1. ciao anche noi affronteremo tra poco questo fantastico viaggio e non vediamo l'ora di partire. anche noi abbiamo aperto una pagina facebook e un blog che adesso ti passo in modo da fornirci assieme informazioni e dettagli ^_^

    http://trasferitiaustralia.blogspot.it/
    Eccoci qui ragazzi, pronti ad affrontare questa fantastica avventura con tutti voi come sapete presto io (Marco) Gaia e Maurizio partiremo per l'Australia e una volta sul posto faremo di tutto per trovare un posto di lavoro soddisfacente. abbiamo aperto questo blog per tutti voi sognatori e avventurieri....

    e questa pagina facebook:
    https://www.facebook.com/pages/Trasferirsi-in-Australia-da-Milano/384491944957293
    potreste farla conoscere?

    grazie mille in anticipo...e in bocca al lupo Danatson

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  2. cmq complimenti per la tua scelta e complimenti anche per il posto scelto! ^_^ spero di arrivare presto anche io a vivere questa fantastica avventura....

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